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Parola d’ordine del nuovo anno: prendermi cura di me!

cura di se stessi

Prendersi più cura di sé: cosa vuol dire, cosa intendiamo veramente? Cosa vuol dire per noi “prendermi cura di me”?

L’inizio dell’anno è pieno di buoni propositi. Iniziamo dai più classici:
Mi metto a dieta!
Mi iscrivo in palestra.
Basta, cambio lavoro!
Beh, quest’anno voglio proprio regalarmi qualcosa. Basta pensare sempre agli altri!
Da adesso in poi, ogni giorno voglio dedicare un’ora solo a me.
Ecco, se li leggiamo bene e volessimo sintetizzare tutto in un unico concetto, indubbiamente è questo: voglio prendermi più cura di me.

La vita scorre sempre più velocemente: università, stage, lavoro, trasloco, decisioni da prendere e problemi da risolvere. E poi, quando finalmente abbiamo una raggiunto una (seppur spesso precaria!) stabilità, iniziamo a doverci districare tra lavoro, famiglia, figli e genitori che adesso iniziano ad avere loro più bisogno di noi. Se facciamo troppo, ci sentiamo dire che non possiamo fare le superdonne, non possiamo arrivare dappertutto. E se invece ci fermiamo, ci reclamano sempre qualcosa. Insomma: ci sono giorni nei quali vorremmo solo ritirarci da sole, in una stanza d’hotel con un centro benessere annesso, nel silenzio della natura.

Prenderci cura di noi stesse. Semplice dirlo, difficilissimo farlo. Da dove cominciamo? Ecco, prima di tutto dovremmo definirci una sorta di programma. Perché poi ci si ritrova sempre a fare le solite cose: dieta per eliminare quel chilo preso durante le feste, palestra per lo stesso motivo e per scaricare lo stress, sabato mattina al centro commerciale ad acquistare vestiti, scarpe e borse a saldo.

Beh, non è proprio così che dovremmo prenderci cura di noi. Se andiamo ad analizzare bene ogni singolo punto, ci renderemo conto che sono cose che in fondo facciamo tutti gli anni, ma che in effetti non ci hanno mai portato grandi benefici a lungo termine. Dobbiamo decidere per un cambiamento, ma che ci faccia sentire meglio nel tempo, e non arrivare ogni anno il primo gennaio a pensare e dire “voglio prendermi cura di me”.

Prenderci cura di noi, ma sul serio: da dove cominciare

Prendiamoci un po’ di tempo, basta anche una mezz’oretta. Mettiamoci davanti allo specchio, in un momento libero: è importante sapere di non poter essere disturbate da nessuno. Spegniamo anche il telefono, non cadrà il mondo se non saremo reperibili per trenta minuti.

Quello che dobbiamo chiederci e cercare di capire è il perché sentiamo di doverci prendere più cura di noi, e soprattutto il motivo per cui, nonostante la parola d’ordine a inizio anno sia sempre la stessa, non riusciamo mai ad arrivare ad un cambiamento efficace.

Cominciare con il prenderci cura della nostra salute può essere un buon inizio. Iniziamo una dieta, ma non semplicemente un regime alimentare restrittivo per perdere peso, ma piuttosto preoccupiamoci di imparare a mangiare in modo sano. Seguendo un’alimentazione sana ed equilibrata la perdita di peso (se necessitiamo di farlo) sarà una naturale conseguenza. E soprattutto, una volta appresa una corretta “educazione alimentare”, riusciremo a mantenerla nel tempo.

L’attività fisica deve andare a “braccetto” con la dieta. Ma anche qua, inutile iscriversi in palestra e frequentare solo i corsi che ci sembrano più intensi, pensando erroneamente che siano quelli più idonei a modellare il corpo ed ottenere risultati. Pensiamo invece a cosa ci piace, cosa ci fa stare meglio. Dobbiamo dimagrire? Affidiamoci ad un personal trainer. Niente fai da te, neanche con l’alimentazione.

Affidarsi a un professionista è importante. Se arriviamo a dire di volerci prendere cura di noi, è anche perché tutti i giorni ci troviamo a dover prendere decisioni, assumerci responsabilità, risolvere problemi, ecc. Quindi affidiamoci a qualcuno che sia capace di dirci cosa e come fare: ci toglieremo un pensiero, e soprattutto otterremo risultati migliori.

Pensiamo poi al resto: cosa possiamo fare per ridurre lo stress? Una dieta sana e una regolare attività fisica sono sicuramente un buon inizio, ma dobbiamo trovare il modo di vivere “bene”.
Diamoci allora 3 semplici regole:

  • Sorridiamo di più
    Quando siamo sotto stress teniamo il broncio, spesso. Non fa bene a noi stesse, e non ci permette neanche di stabilire un dialogo costruttivo con la persone che abbiamo di fronte. Proviamo a fare un sorriso: ci sentiremo immediatamente meglio. Poi ridere che aiuta anche a mantenere tonica la muscolatura del viso e a prevenire la comparsa delle rughe! L’espressione triste e corrucciata invece rischiamo di accentuarle: rughe frontali, glabellare e rughe naso labiali, chiamate anche “rughe della marionetta” proprio perché rappresentative dell’espressione triste dei burattini. Certo, ridere ci farà venire le “zampe di gallina” intorno agli occhi, ma tra tutte meglio queste!
  • Ritagliamoci uno spazio
    Durante la giornata, ritagliamoci uno spazio per fare qualcosa che ci piace. Che sia l’attività fisica, oppure una skincare quotidiana più profonda, un film o la lettura di un libro, un corso di musica o un corso di teatro, oppure un corso di cucina. Non necessariamente la stessa cosa tutti i giorni, ma all’interno della giornata un’ora deve essere nostra. Come fare? È dura, ma dobbiamo imparare a delegare qualcosa a qualcuno.
  • Regaliamoci qualcosa
    Un capo d’abbigliamento che “puntiamo” da tempo, una cena fuori con le amiche, un percorso spa, un trattamento di bellezza: una volta al mese, facciamoci un regalo. È importante gratificarci con qualcosa che ci faccia sentire meglio e che soddisfi un bisogno solo nostro. Oppure mettiamo dei soldi da parte per regalarci qualcosa di più importate. Se non ci vediamo bene quando ci guardiamo allo specchio, se ci vediamo invecchiate o con la pelle spenta e opaca, perché non regalarci un trattamento di medicina estetica biorivitalizzante?

Trattamenti di medicina estetica biostimolanti e anti-age: sempre più efficaci, sempre meno invasivi

Attualmente la medicina estetica ha messo a punto dei trattamenti mini invasivi, che danno però ottimi risultati nel valorizzare la bellezza naturale e autentica, senza perdere l’armonia del volto nel suo complesso.
Nei periodi nei quali ci prendiamo meno cura di noi accumuliamo stress, e facciamo meno attenzione alla nostra dieta. Tutto questo si ripercuote anche sulla bellezza della pelle: più secca, più opaca, texture non più liscia ma segnata da pori dilatati e punti neri.

Questi problemi caratterizzano di più le pelli adulte, ma anche le più giovani. L’invecchiamento cutaneo è un processo che coinvolge fattori intrinseci ed esterni: i primi riguardano il progressivo deficit di collagene che si viene a creare, che causa una perdita di elasticità e compattezza della pelle, mentre gli altri si riferiscono proprio allo stile di vita.

Per le pelli giovani oggi uno dei trattamenti più innovativi è lo skin saver, una combinazione di acido ialuronico e glicerolo che migliora significativamente l’idratazione e la texture della pelle. Altro effetto dello skin saver è quello di attenuare le rughe di espressione.

Quando invece la pelle è più adulta i segni dell’invecchiamento sono più evidenti, e oltre alle rughe si verifica anche una perdita di volumi e lassità cutanea con scivolamento della pelle verso il basso. Per questo sono stati messi a punto dei trattamenti, sempre di tipo mini invasivo, ma ad azione volumizzante. Trattamenti a base di acido ialuronico cross linkato sotto forma di matrice gel, in grado di rispristinare i volumi su tempie e zigomi con un vero effetto 3D. Il tutto senza perdere la naturale armonia del volto.